L’attivazione de “La Florida”, una centrale da 50 MW in Alvarado (Badajoz), appartenente al gruppo SAMCA Rinnovabili permette alla Spagna di battere gli Usa e diventare il più grande produttore al mondo di energia solare termica con 432 MW di potenza installata. Il parco termo solare spagnolo è costituito da 11 impianti in esercizio e circa 20 costruzione. La Spagna ha già 432 MW di potenza installata, rispetto a 422 MW negli Stati Uniti,che pongono il paese al primo posto non solo nello sviluppo tecnologico ma anche nella produzione. Questa azienda ha sviluppato una nuova tecnologia, che permette un aumento del rendimento, costruendo un collettore solare cilindro-parabolico con accumulo termico mediante sali fusi,che ha una capacità complessiva di 50 MW. Questa installazione rappresenta anche una pietra miliare nello sviluppo del settore, le dimensioni del campo solare, che consta di 550.000 m2 di bacino idrografico, è il più grande di tutti gli impianti in esercizio, sia in Spagna che altrove.
La mappa della potenza termica installata in Spagna è così ripartita: PS10 (11 MW), PS 20 (20 MW), Andasol 1 (50 MW), Puertollano (50 MW), PUERTO SBAGLIATO (1,4 MW ), il RISC (50 MW), Andasol 2 (50 MW), Solnova 1 (50 MW), Extresol 1 (50 MW), Solnova 3 (50 MW) e Florida (50 MW).
Oltre a questi, ci sono più impianti che sono già in costruzione, e in meno di un anno potranno essere collegati alla rete,con una produzione complessiva di circa 600 MW. Da parte loro, gli Stati Uniti hanno gli impianti di SEGS (354 MW), il Nevada Solar 1, Acciona (60 MW) e le industrie di Kimberlina (5 MW), Lancaster (5 MW) e di Maricopa (1,5 MW).
Gli investimenti effettuati dalle aziende per il funzionamento delle centrali termoelettriche ora ammonta a circa 2.500 milioni di euro e circa 15.000 milioni di euro previsti nel 2013. In tale data opererà in Spagna un totale di 60 impianti termici di tecnologie e dimensioni diverse.
La Spagna è leader mondiale in questa tecnologia, e delle imprese connesse a queste centrali solari termiche stanno iniziando a partecipare a progetti ambiziosi in molte regioni del mondo (USA, Nord Africa, Medio Oriente, Cina, India, Australia …). Una leadership che è stata raggiunta attraverso continui sforzi nella ricerca e sviluppo nel settore dalla fine degli anni ’70 e continua ancora oggi.
Continuano, quindi, ad essere necessari gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, e non ci stancheremo di ripeterlo.
(n.d.r.)Solo in questo modo si potrà vincere la crisi economica e la stagnazione monetaria, occorre, lo ribadiamo, sviluppare nuove ricerche e nuove tecnologie così da renderle disponibili quando il mercato ricomincerà a girare.
Fonte : Protermosolar