Lo scorso 31 gennaio la Commissione Europea ha presentato lo stato di avanzamento delle politiche europee volte allo sviluppo delle energie rinnovabili rispetto agli obiettivi del 2020.
Nell’arco dei prossimi dieci anni i paesi europei dovranno darsi da fare se vogliono rispettare e/o superare gli obiettivi concordati.
Nel 2010 i paesi membri non hanno infatti rispettato gli obiettivi attesi, perché hanno conseguito un risultato del 18% di energie rinnovabili rispetto all’obiettivo del 21% prefissato.
La Commissione Europea pertanto ha presentato una nuova Direttiva, che vuole che i paesi dell’Unione s’impegnino mediante Piani d’Azione Nazionali ad adottare provvedimenti per rialzare tale quota, affinché tutti e 27 gli stati possano raggiungere gli obiettivi previsti entro il 2020.
Tale direttiva, secondo la Commissione Europea, può anche essere superata nei risultati se i paesi membri rispetteranno nei prossimi dieci anni alcuni suggerimenti.
Il primo di essi riguarda la produzione, che dovrebbe essere concentrata in quei paesi dove l’energia rinnovabile costa meno; il secondo suggerimento riguarda i finanziamenti e gli investimenti di capitale, che dovrebbero essere raddoppiati e portati sino alla cifra considerevole di 70 miliardi di euro: tale obiettivo può essere ottenuto se i paesi membri adotteranno riforme volte al sostegno delle energie rinnovabili, e opereranno in cooperazione con gli altri paesi dell’Unione.
Le forme di cooperazione peraltro sono già attive, e devono solo essere maggiormente sviluppate, favorendo le vendite di surplus di energia rinnovabile dal paese che ne ha in eccedenza rispetto ai propri obiettivi al paese che invece ne necessita per raggiungerli; altro strumento è la gestione di progetti comuni fra due o più stati membri, operando a finanziamenti congiunti e quindi condividendo la produzione; infine vi sono i regimi di sostegno congiunto, ovvero l’unione tra due o più paesi dei rispettivi regimi di sostegno, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi.
La Commissione Europea ha inoltre posto l’accento sui finanziamenti erogati dall’Unione Europea a sostegno delle energie rinnovabili, che risultano essere ancora relativamente bassi per il triennio 2007-2009, ed erogati quasi esclusivamente dalla Banca Europea degli investimenti sotto forma di prestiti.
Nel 2014 la Commissione Europea effettuerà un altro stato di avanzamento, per verificare l’effettivo sviluppo delle energie rinnovabili a seguito della Direttiva impartita.